mercoledì 9 ottobre 2013

La pensione TAFETA' è al completo

A volte, penso che siamo tutti marionette di quella meravigliosa magia che io chiamo "fato".
Ho ritrovato Silvy, una vecchia amica della scuola, che è ritornata da meno di un anno, dopo lunghi ispiranti viaggi in giro per il mondo.
La madre, che al contrario di lei, non ha mai gradito prendere neppure un autobus in vita sua, vive qui, dall'altra parte del paese. Quando Silvy ha rimesso piede in città, si è limitata a fare 2 cose: contattarmi e riprendere la sua vecchia passione per i cani.
E' stato come mettere tutto in "stand by" per quasi 15 lunghi anni e di colpo ridigitare su quel "play"con l'unica eccezione che la vita ci aveva rese meno competitive e ancora più amiche.
Silvy, ormai, è parte integrante della famiglia; per i miei 3 bimbi lei è la Zia Sissi con grande orgoglio della mia vecchia amica.
Ma il destino, o fato, o come lo si voglia chiamare, non si è limitato a farci rincontrare... ha fatto molto di più.
Eh si, perchè zia Sissi fa la volontaria al canile della città. Visto il nostro amore incondizionato per gli animali, Sissi porta spesso con se il mio primogenito, Osi, e la mia secondogenita, Bi e insieme trascorrono ore a fare passeggiare i cani.
Sia mai che lo scorso Aprile qualcuno ha lasciato una cesta, proprio davanti al canile, con 2 piccoli cuccioli. Una femmina e un maschio, per la precisione, Mela e Macchia.
Sta di fatto che i due piccoli cani, passavano le nottate e le giornate a piangere. Smettevano solo alla vista di Osi e Bi.
Sta di fatto che un bel giorno, Sissi mi invita a fare una visita al canile, per farmi vedere le grandi doti di "dog sitter" dei miei, di cuccioli.
Sta di fatto che era un trabocchetto, era solo una perfetta macchinazione di Sissi, Osi e Bi per far sì di portare a casa quei due cani.
Innamorarmi di quei cuccioli? Riduttivo... ma rimasi ferma sulla mia decisione: 1 marito, 3 figli, due pesci rossi, 7 tartarughe, e 5 gatti, per me erano più che sufficienti per rendermi piena la vita. Non avrei mai potuto permettermi di aprire le porte anche a 2 cani, anche se lo spazio, specie nel nostro cuore, di certo non mancava. Restava il fatto che, alla fine della fiera, avrebbe toccato a Taffy, cioè a me, rimboccarmi le maniche e badare a loro.
Quella notte, passò funesta con tanti incubi, forse dovuti alla forte emicrania. A peggiorare le cose, i musetti tristi dei miei bambini e il sorriso accusatorio di mio marito che già dalla sera prima mi aveva pregato di accontentare i bambini.
Quella mattina, dopo aver infilato tutti nel pulmino della scuola, aver corretto il nodo alla cravatta di Nist e aver pulito un pò casa, mi rifugiai nel posto a me più caro della casa: la mia cucina, un tempo cucina della nonna ma che aveva ancora una cosa di quella vecchia della nonna: il soffito BLU.
Ci rimuginai a lungo ma non ebbi alcuna risposta. Per una volta, la mia casa non voleva collaborare. Voleva forse che fossi io a decidere? Fu in quel istante che suonò il campanello. Era Sissi.
"Ieri sera, dopo che te ne sei andata, è venuto al canile una certa Franca. Tu la conosci, vero?"
"Si... è la pazza che abita in centro. Quella che passa il tempo a stendere panni in poggiolo solo per sentire i fatti degli altri"
"Bah... io questo non lo sò, ma ha chiesto se avevamo dei cuccioli e Flavio, gli ha fatto vedere Mela e Macchia; sembra abbia una mezza idea di regalare un cucciolo al suo nipotino".
"AHHHHHHhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh...... cosa? A quel despota di un bambino? Ma siete impazziti? Il cucciolo non vivrebbe più di 3 giorni con un personaggio del genere. E' cattivo, è manesco, non ha rispetto di nessuno"
Era chiaro... era palese... era cristallino come l'aria di Aprile che respiravo quella mattina che non avrei potuto permettere di far dividere quei due cuccioli e tanto meno lasciarne uno alla peggior specie di bambino che io avessi mai conosciuto. Lo scorso anno, la nonna, alla cronaca questa Franca, gli aveva regalato un coniglio. Lui lo aveva preso, messo in una botte e fatto rotolare giù per la collina. Del povero coniglietto, era rimasta solo la candida pelliccia.
Presi la borsa, spinsi Sissi in macchina, chiusi a chiave la porta e mi fiondai al canile.
"Li prendo, tutti e due. Quanto vi devo?"
"Signora... basta un'offerta."
Feci un'offerta talmente sostanziosa che mi assicurò la completa fiducia di Flavio: mai e poi mai avrebbe venduto un cucciolo a quella donna.
Quel pomeriggio, quando i bambini rientrarono a casa, ad accoglierli c'erano anche loro: Mela e Macchia.
Il caso vuole, però, che questi due piccoli teneri cuccioli, abbandonati sull'uscio di un freddo portone, in una uggiosa giornata di Aprile abbiamo finalmente ritrovato una mamma: si.... IO!!!
Non ho pace, mi seguono ovunque, non mi lasciano mai sola, ma mi viene spontaneo chiedermi: dopo un mese di forzata e amata convivenza, potrei, ora, fare a meno di loro?
La risposta è chiara a me tanto quando ai miei figli.
A conti fatti, ora ho: 1 marito, 3 figli, 2 pesci rossi, 7 tartarughe, 5 gatti e 2 cani.
E la Franca?
Ho saputo da Sissi che è ritornata al canile e che ha ripiegato su un cucciolone di Lupo Cecoslovacco di 9 mesi tutt'altro che docile.
Ho saputo, anche, sempre da Sissi, che il despota, da quando gli è stato regalato "Lupo" non è più tanto despota... è più... un agnellino!!!
Ho saputo che infine, sempre da Sissi, che forse, Osi e Bi potrebbero avere un futuro, se lascio loro coltivare questo amore sconsiderato per gli animali.
Faccio sapere, invece, io, ai miei figli, che la pensione per animali di Taffetà è ufficialmente "AL COMPLETO"!!!

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